Cos'è il Judo

Il Judo, è una disciplina nata in Giappone a fine 800.
Suo fondatore fu il dottor Jigoro Kano, professore universitario e maestro di Jiu-Jitsu, antica arte da combattimento utilizzata e tramandata per secoli dai guerrieri samurai.

 

Con l’avvento della modernità e con l’apertura del Giappone all’occidente, egli capì che si poteva raccogliere l’eredità dell’antica arte marziale, screditata e caduta in disuso, e creare un metodo attraverso il quale educare non più solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito.

 

Dalle ceneri del Jiu-Jitsu (arte della cedevolezza) nacque così il Judo (via della cedevolezza.   ju : cedevole flessibile do : via percorso ): arte marziale, disciplina, ma soprattutto vero e proprio percorso educativo alla ricerca del miglior impiego dell’energia (seiryoku zen’yō) tramite il mutuo progresso (jita kyo’ei).

Nella sua accezione sportiva, il Judo è diventato disciplina olimpica nel 1965.

 

Dai quattro ai novantanove anni

Si può cominciare a praticare il Judo a qualsiasi età:

 

 

è particolarmente indicato per bambini e ragazzi perché sviluppa e aumenta le capacità di percezione e concentrazione,

influendo positivamente sul loro rendimento scolastico; 

 

allo stesso modo è consigliato a tutti gli adulti in quanto disciplina priva di particolari rischi (l’incolumità di ogni praticante è un pilastro del Judo stesso) e ricca di benefici psico-fisici.

 

 

Non è importante il risultato assoluto, la prestazione eccezionale, ma è importante il miglioramento continuo e progressivo   individuale.

Ognuno deve superare i propri limiti e soprattutto credere di poterlo fare.

 

IL   Judo e la pratica femminile

 

 

 

 

Il Judo è praticabile indifferentemente da uomini e donne.

 

Oltre a essere un eccellente metodo di autodifesa, il Judo al femminile era considerato da Jigoro Kano la più alta delle espressioni, tanto che usava ripetere ai suoi allievi:

 

"se vuoi davvero capire il Judo, guarda come si allenano le donne".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo l'UNESCO,

 

la sua pratica regolare consente una educazione fisica completa " stimolando tutti gli aspetti della psicomotricita (posizione del corpo nello spazio, coordinazione, voglia di migliorare etc ) e del rapporto con gli altri, oltre alla naturale ricerca di una corretta forma fisica

 

Tutto è reso possibile dall'utilizzo del gioco/lotta come spinta all'esplotazione della motricità e allo sviluppo della tattica, oltre come introduzione alla tecnica.

 

Inoltre il CIO (Comitato Olimpico Internazionale)

 

considera il judo come uno degli sport più completi per promuovere i valori dell'amicizia e del rispetto degli altri.

 

Ogni giorno,in palestra,insegnando JUDO con passione e dedizione, la nostra missione è quella di fare crescere i bambini in modo sano e nel rispetto delle regole.

 

 

Quest' arte è stata riconosciuta come sport più completo al mondo

 

dall' ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE per L'EDUCAZIONE la SCIENZA e la CULTURA 

( UNESCO )

 

dal COMITATO OLIMPICO INTERNAZIONALE  ( CIO )

ATTIVITA' SPORTIVA E RENDIMENTO SCOLASTICO

- Fare sport fa bene al corpo  e alla mente degli studenti.

 

Lo certificano gli scienziati dell'Università del Montreal:

 

L'attività fisica aumenta la capacità di concentrazione, il livello di attenzione e di autocontrollo e permette di ottenere migliori risultati scolastici. Lo studio, pubblicato sugli Annals Journal of Health Promotion, è stato condotto su circa 2.700 studenti canadesi nati tra il 1997 e il 1998.

 

"L'ambiente dello sport è da sempre un luogo sano che tiene impegnati i ragazzi in maniera virtuosa, con benefici come lo sviluppo del senso di gruppo e di cooperazione, il rispetto dei ruoli, il senso di responsabilità", spiega Andrea Grasso, specialista in Ortopedia e direttore del Trauma Sport Center della casa di cura Villa Valeria di Roma.

"Questo ha effetti diretti sul comportamento e il rendimento scolastico, ma soprattutto il senso di autodisciplina acquisito nello sport si riflette anche nell'attenzione in classe e nello svolgimento dei compiti a casa.

 

Le numerose ricerche condotte sull'argomento hanno messo in luce molti effetti positivi di una regolare attività fisica e sportiva: i giovani atleti hanno voti più alti della media, specialmente nella lingua madre e in matematica, si diplomano in tempo e fanno meno assenze",

 

prosegue Grasso.

 

"Una interessante ricerca inglese su 5mila ragazzi ha rilevato, ad esempio, che un esercizio di 17 minuti in più al giorno per i maschi e 12 minuti per le femmine migliora i risultati scolastici nelle materie scientifiche e i benefici perdurano negli anni successivi"

L'attività fisica limita anche il rischio di obesità e porta a uno stile alimentare più sano ed equilibrato. Grasso spiega che le
ricerche effettuate scansionando il cervello di un gruppo di persone cronicamente sedentarie che si sono sottoposte a un training fisico hanno evidenziato un aumento del volume dell'ippocampo, la zona del cervello associata a memoria e apprendimento.

 

Da un articolo di REPUBBLICA dell 11/09/2015